Siamo un gruppo di genitori di bambini disabili con ritardo cognitivo che da molti anni si adopera per sviluppare contesti significativi di apprendimento, per migliorare l’approccio dell’adulto nei confronti del bambino/ragazzo disabile e per valorizzare l’apporto che tutti coloro che ne sono a stretto contatto (genitori, fratelli, educatori, operatori della salute, istituzioni) possono fornire.
Il 24 settembre 2004 ci siamo costituiti nell’Associazione ASPOC – Associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo – per promuovere al meglio il raggiungimento di finalità che riteniamo prioritarie.
Consapevoli che la famiglia è il primo anello della catena educativa e che il disagio scolastico e quello sociale trovano radici profonde, nella maggior parte dei casi, proprio nel disagio familiare, come si evince da numerose ricerche, ci sembra sia questo l’ambito privilegiato da cui partire per dare al nostro essere Associazione e ai nostri progetti una connotazione spiccatamente preventiva.
La fiducia nelle attuali teorie scientifiche sulla modificabilità cognitiva strutturale, cioè la convinzione che le strutture neuronali della persona siano modificabili se esposte a stimoli adeguati, ci porta a credere che non sia la sola natura a determinare lo sviluppo di ogni soggetto, ma anche il contesto ambientale e sociale e la qualità dell’intervento di mediazione tra soggetto e contesto.
In qualità di genitori sentiamo la necessità di contribuire, a fianco delle strutture scolastiche e socio-sanitarie, alle istituzioni e ad altre associazioni presenti nel territorio alla creazione di un contesto culturale e sociale che possa sempre meglio comprendere, supportare e accogliere i nostri figli.
Abbiamo bisogno d’idee, di progetti, di capacità realizzativa, di disponibilità e di passione.
(Progetto Scuola)
(Progetto famiglia)
(Progetto salute)
ASPOC – Associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo intende costruire contesti permanenti e sostenibili di socializzazione attiva e di apprendimento che siano complementari alle esperienze:
e favorire lo sviluppo di persone autonome e integrate nel tessuto sociale.
Crediamo nel valore e nel significato della nostra vita, dei nostri figli, dell’essere uniti, e dell’essere inclusivi.
Questo modo di pensare non ci ha fatto la differenza nella nostra evoluzione, ha garantito la nostra crescita, rafforza la nostra identità.
Quindi continueremo a cercare soluzioni, a realizzare progetti. Non accontentandoci.
Legge n. 124/2017 Di seguito è possibile scaricare il rendiconto dei contributi pubblici ricevuti da ASPOC LAB ONLUS
Non saremmo qui e niente di tutto questo ci sarebbe accaduto, se non ci fossimo scontrati con la disabilità.
E’ stata una medicina dal sapore amaro.
Incontrarsi con la disabilità è una esperienza profonda: obbliga al rinnovamento.
E’ l’agente di cambiamento della vita: fa piazza pulita dell’esistente per aprire la strada al nuovo. Seleziona, fa evolvere. Costringe a non rimanere intrappolati nei dogmi e negli stereotipi che ci porterebbero a vivere e ad adeguarci secondo il pensiero di altre persone e a reagire, continuamente in difesa.
Se siamo qui è perché ci sono genitori che non hanno perso la fiducia.
Siamo convinti che le cose che ci hanno aiutato ad andare avanti siano state l’amore e la qualità per ciò che facevamo e continuiamo a fare.
Il tempo dedicato ad ASPOC e ai suoi progetti occuperà una parte rilevante delle nostre vite e l’unico modo per esserne davvero degni sarà fare un gran bel lavoro, insieme.
Al tempo del nostro primo incontro – eravamo in 8 persone – non avremmo immaginato i progetti e le attività che stiamo realizzando.
Il 24 settembre 2004 ci siamo costituiti nell’Associazione ASPOC – Associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo – per promuovere al meglio il raggiungimento di finalità che riteniamo prioritarie per i nostri genitori.
Il 3 marzo 2006 abbiamo fondato ASPOC Lab Onlus – il Laboratorio dell’ Associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo – per disegnare e realizzare progetti per tutti coloro che condividono fabbisogni, problemi e soluzioni.
Certamente non era possibile all’epoca avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventa molto chiaro guardandosi alle spalle molti anni dopo.
Ora siamo più di 120 soci, abbiamo una sede, educatori entusiasti e tanti ragazzi.
Non possiamo sperare di vedere il futuro, guardando troppo avanti, possiamo farlo solo guardandoci alle spalle: dobbiamo avere fiducia che, nel futuro, le questioni che ora ci appaiono complicate, molto complicate, possano in qualche modo essere sciolte, affrontate e migliorate.